Arte degli Scalpellini
L'arte degli scalpellini è la tradizione artigianale più importante di Pignola. Tra il XVII e XVIII secolo, gli scalpellini locali realizzarono oltre 200 portali in pietra scolpita che oggi caratterizzano il centro storico del paese.
La Tradizione
Pignola è definita il 'Paese dei cento portali' proprio grazie alla maestria dei suoi scalpellini (i 'mastrogiurati' della pietra).
Questa arte ha trasformato il centro storico in un museo a cielo aperto: oltre 200 portali in pietra arenaria adornano palazzi nobiliari e chiese.
Gli scalpellini pignolesi, pur senza aver lasciato spesso i loro nomi (arte anonima e corale), hanno scolpito mascheroni apotropaici, cariatidi, volute, figure zoomorfe e stemmi gentilizi che rendono unico ogni ingresso.
Tra le opere più note: il Portale Cacia, il Portale Pecoriello (con i leoni) e il Portale Padula. È un'arte che testimonia una società colta e attenta al bello, capace di plasmare la dura pietra locale in forme barocche e rinascimentali.
Storia
L'abilità degli scalpellini pignolesi era già nota nel 1241, quando furono chiamati a Lagopesole per il restauro del maniero di caccia dell'imperatore Federico II. Tra la fine del XVII e tutto il XVIII secolo, il paese conobbe un periodo di grande prosperità economica legata alle attività di lavorazione di panni e tessuti e allo sfruttamento dei boschi. I notabili locali, arricchitisi attraverso il commercio e l'artigianato, finanziarono la costruzione di palazzi signorili e portali riccamente decorati. Gli scalpellini locali realizzarono oltre 200 portali in pietra scolpita, utilizzando la pietra grigia locale e sviluppando uno stile distintivo che fonde elementi barocchi, neoclassici e locali.
Prodotti Tipici
- shopping_basket Portali in pietra
- shopping_basket Mascheroni
- shopping_basket Stemmi
- shopping_basket Chiavi di volta
Tecniche e Metodi
Lavorazione della pietra grigia locale con scalpello e mazzuolo. Tecniche di scultura a tutto tondo e a bassorilievo. Realizzazione di elementi decorativi come volute, cartoccio, punta di diamante, figure zoomorfe e antropomorfe. Conoscenza degli stili architettonici (barocco, neoclassico, dorico) e capacità di adattarli al gusto locale.